Il più popolare dei rilevatori è il contatore Geiger. Esso produce una scarica elettrica ogni volta che il volume della parte rivelatrice viene attraversato da una particella ionizzante.
Ad una fiera mercato di materiale elettronico ho comperato, per pochi euro, un piccolo contatore di costruzione russa. Ha un piccolo rilevatore che segnala il passaggio della radiazione ionizzante. Ad ogni passaggio l'apparecchio emette un bip. Nella stanza in cui lavoro emette un po' meno di 20 bip in un minuto.
Si tratta quindi di un'attrezzatura estremamente modesta. Se volessi parlare di misura della radioattività dovrei fare riferimento a strumenti più sofisticati. Quello che posso fare con questo strumento è contare i raggi gamma che lo attraversano (non lo so se sia in grado di rilevare anche i raggi beta, sicuramente non rileva gli alfa). In ogni caso mi aspetto che, in presenza di eventi che aumentano la radioattività ambientale aumentino i conteggi al minuto del contatore.
Va chiarito subito che questo numero non è costante, come potrebbe essere, ad esempio, la misura dell'intensità di corrente elettrica che attraversa una lampadina accesa. I bip non arrivano ad intervalli regolari: in un minuto ne possono arrivare 20, nel minuto successivo solo 12, in quello dopo 30 e così via. Però più lungo è l'intervallo di tempo usato per effettuare i conteggi e più le fluttuazioni dei conteggi tenderanno a mediarsi. Mi spiego meglio:
Ora, se posso stare un minuto a contare i bip, non ho certamente l'intenzione di starmene là a contarli per 10 o 20 minuti (o un'ora come ho fatto, per necessità, in certi casi). Per risolvere il problema, ho posato un microfono vicino al contatore ed ho registrato in un file wav i suoni nell'intervallo di tempo. Mi sono scritto, poi, un programma che legge il file wav, rileva la presenza dei bip e li conta. Ho potuto, così, registrare i conteggi su periodi di tempo più lunghi ed avere osservazioni meno affette da errori.
Per i motivi sopra esposti oltre al conteggio è stato calcolata anche una stima dell'errore (la radice quadrata del conteggio) che viene riportata nei grafici con una barra verticale di ampiezza variabile e con al centro il valore osservato.
Del maiale si dice che non si butta mai via niente. E così anche delle informazioni. Il passaggio attraverso un contatore Geiger di un raggio gamma è forse l'evento più casuale che si conosca. Pertanto se rileviamo il decimo di secondo, o il centesimo in cui inizia l'evento, a meno di errori sistematici legati alla costruzione dell'apparecchio, dovremmo ottenere delle cifre casuali (come dire ottenute lanciando un dado perfetto a 10 facce; il dado perfetto a 10 facce non esiste, ma se ne può costruire uno a 20 numerate due volte da 1 a 10). I numeri casuali possono avere numerosissime applicazioni, dalla crittografia ai giochi. Ho pensato di riportare le centinaia di migliaia di cifre che ho ricavato. Mi piacerebbe se qualcuno le sottoponesse ai test di casualità e me lo facesse sapere.
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