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La radioattività ambientale
Premessa
L'attrezzatura
Le serie storiche
Radioattività in ambienti diversi
Numeri casuali
Ultime notizie
La serie storica
Non prometto di tenere costantemente aggiornato il grafico
dell'andamento storico, anche se continuerò a fare delle
misure di tanto in tanto. Mi impegno, però, a segnalare
e riportare con sollecitudine
eventuali variazioni della radioattività ambientale che
dovessi ritenere significative nel riquadro delle Ultime notizie che
appare in testa ad ogni pagina. |
La prima idea è stata di osservare l'andamento della
radioattività nel tempo. Nel 2002 ho, quindi, effettuato oltre
100 osservazioni. Le osservazioni sono state fatte tenendo sempre il
contatore nello stesso luogo.
Col tempo, poi, ho ridotto la misura sistematica, riaccendendo il
sistema di tanto in tanto, per verificarne il buon funzionamento. Ho,
intenzionalmente, riacceso il sistema in occasione di un incremento
dell'attività solare (purtroppo ne sono venuto a conoscenza solo
quando l'evento era ormai in fase di conclusione) e di un segnalazioni di incidenti
in qualche centrale nucleare di cui sono venuto a conoscenza.
Nel caso dell'attività solare, forse ho colto un incremento
leggero della
radioattività, ma come ho detto, ne sono venuto a conoscenza
solo tardi, quando il fenomeno ormai si stava esaurendo e quindi non ho
potuto osservarlo nell'intero suo svolgimento. Nel caso delle
centrali nucleari, non ho rilevato aumenti di radioattività,
confermando i comunicati ufficiali.
Riproduco qui sotto un grafico che riporta i dati osservati a partire dal
1/1/2020 al 4/11/2024.
Ogni misura è rappresentata da un punto
evidenziato all'interno di una barra verticale. Il punto rappresenta
i conteggi al minuto (che magari sono la media di
osservazioni
durate da dieci minuti ad un'ora); la barra verticale mostra l'errore
ed è un indicatore della
variabilità della misura. Ne ho già parlato
in un'altra pagina, ma forse vale la pena ripetere alcuni concetti.
- La radioattività ambientale non è un numero fisso,
sempre quello come potrebbe essere la superficie di una stanza che si
deve ricoprire di piastrelle. Ogni osservazione dà conteggi
diversi. Supponiamo in un'osservazione di aver fatto un numero n di
conteggi.
- Il valore vero si potrebbe ottenere facendo la media
di un numero infinito di conteggi ripetuti nelle stesse identiche
condizioni. Chiameremo m questo valore 'vero'.
- La radice quadrata di un conteggio dà un'indicazione
del suo errore. Sia s la
radice quadrata di questo numero, che pi/ugrave sopra abbiamo indicato con n.
- Indicativamente, se le differenze tra n ed m sono dovute solo al caso,
2 volte su 3 la differenza tra n ed m sarà, in valore assoluto,
minore di s; nel 95% dei casi sarà minore di 2s; indicativamente
meno di una volta su 100 la differenza sarà maggiore di 3s
(attenzione, si badi bene, meno di una volta su cento; il che vuol dire
che se facciamo duecento osservazioni, un paio di volte ci possiamo
aspettare valori abbastanza lontani dalla media.
- Quanto più lunga è stata l'osservazione e tanto
più piccola è la barra verticale che mostra l'intervallo ±s.
Per evitare accavallamenti nel caso di osservazioni fatte, ad esempio,
in giorni consecutivi, in presenza di osservazioni che si sarebbero
accavallate è stata riportata la media delle osservazioni fatte su
più giorni ed è stato ricalcolato anche l'errore. Questi punti
sono stati riportati in rosso. L'operazione di sostituzione di
più valori è legittima se,
come mi è sembrato, non si sono avuti cambiamenti delle
condizioni negli intervalli di tempo mediati.
La linea tratteggiata orizzontale indica il valore medio di tutte le
misure fatte dal 2002 in poi e può essere considerata un buon
valore di riferimento nell'ipotesi che non ci siano state variazioni
sistematiche nelle condizione di misura da allora.
La serie storica completa è
scaricabile a questo indirizzo.
Le prime due righe riportano l'intervallo temporale di massima in cui
sono state raccolte le misure (il dato mi serve per produrre i grafici;
è superfluo per un'analisi dei dati contenuti in seguito). Le
righe successive riportano, separati da tabulazioni, la data
dell'osservazione nella forma GG/MM/AAAA, la durata dell'osservazione
in secondi ed il numero di conteggi. Le prime osservazioni, più
brevi, sono state fatte contando manualmente i bip; da una certa data
in poi il conteggio è stato affidato ad un programma scritto
allo scopo.
Analisi della serie storica
L'affermazione corretta, per la serie storica, è la seguente:
l'ipotesi di variazioni sistematiche della radioattività
ambientale osservata, allo stato attuale può essere rigettata con
un sufficiente grado di affidabilità, tranne, forse, per un periodo
intorno al mese di novembre 2017, che però, a dicembre dello stesso
anno sembra essere in via di esaurimento e, almeno per il periodo
in cui è stato osservato, sembra esser stato di
modesta entità.
Possibili evoluzioni della serie storica
Nel tempo mi aspetterei, a seconda degli eventi, evoluzioni di tipo
diverso (ma sono mie ipotesi)
- La serie continua a restare costante; nessuna variazione.
- La serie ha un rapido moderato incremento e poi un altrettanto
rapido ritorno ai valori iniziali; un andamento del
genere mi farebbe pensare ad una variazione dell'attività
del Sole; ma è una mia ipotesi.
- Incremento più o meno rapido dell'attività osservata
e lento discendere della stessa nel tempo nel caso di di eventi
conseguenti a perdite di materiale radioattivo da parte di una
centrale nucleare.
- Lenta, progressiva discesa delle osservazioni fatte nel tempo,
non precedute da un incremento: progressivo esaurimento dell'elemento
rilevatore del contatore geiger.
- Lento e progressivo aumento delle osservazioni: cause da indagare.
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